Chi trova un Amico trova un Tesoro



Lungo il cammino non siamo soli, abbiamo dei fratelli, degli amici.
Ritengo molto importante il ruolo delle amicizie. Le relazioni intorno alla coppia sono molto fondamentali, guai se non avessimo avuto gli amici. Non parlo solo di amici che condividono la fede, anzi, coloro i quali sono su un cammino più arduo sono lì, messi dal Capo perché tu possa essere strumento del suo Amore nella loro vita. La scrittrice che accenno nel primo post, Costanza Miriano - colei la quale ha scritto  “Sposati e sii sottomessa” e “ Sposala e muori per lei” - li ha riuniti sotto il nome di compagnia, e la cosa mi piace un sacco!

Questa cosa degli amici io l’ho capita un po’ dopo, ecco, da bambina non mi è andata benissimo in fatto di amicizie. Sia alle elementari che alle medie ho avuto difficoltà con i miei compagni di classe e queste esperienze mi hanno portata a non fidarmi troppo degli altri.
Ho iniziato ad aprirmi, a fidarmi solo durante le scuole superiori. Dopo essere stata ferita molte volte, facevo fatica a confidarmi, a essere aperta con un’altra persona.

Quando ho conosciuto Cosimo mi sono meravigliata che per lui le cose fossero diverse, per lui gli amici erano e sono un mondo meraviglioso al quale affidarsi e se capita qualche torto, ci si incontra nel dialogo. Lo ammiro molto sotto questo aspetto, lui senza saperlo, attuava al suo rapporto con le amicizie, la visione di Gesù. Sono caduta come una pera cotta. Di lui. Di entrambi.

Poi da quando ci siamo sposati, senza volerlo, siamo diventati i “consiglieri” di coppie sposate e no intorno a noi. Mi sembra davvero un compito arduo e delle volte non mi sento all’altezza, mi aiuto con la mia poca esperienza e poi attingo ai consigli che mi sono stati dati nel tempo. Alessandra dice che il Signore parla così, con i fatti concreti. Mi ha ripetuto che il nostro matrimonio non è fatto per essere solo nostro. Noi non siamo solo per noi. Che “dobbiamo dare noi stessi da mangiare” a chi ne ha bisogno. Tutte le persone che incontriamo, non sono un caso fortuito della vita, sono nostri compagni di viaggio.

C’è Daniele che stufo di essere un mezzo schiavetto per un salone ha preso armi -in questo caso forbici e asciugacapelli - e bagagli e si è trasferito in Australia per un anno ma per dirgli ciao abbiamo messo la sveglia sul fuso orario di Sydney. Ci sono Angelo e Alessia che a Roma, per andare a lavorare spendono quasi due ore nel traffico e anche se è costato, lo scooter l’hanno preso così almeno uno dei due è a casa quando l’altra arriva e vede un volto amico.
Ci sono Emanuela, Andrea, Lorenc ed Elisa, diventati genitori che ogni giorno scoprono qualcosa di nuovo e che il primo raffreddore od una leggera dermatite appena passati sono una conquista. Ci sono amici che nel loro cammino come coppia devono capire che il venirsi incontro nelle questioni di ogni giorno è importante e che non è una debolezza ma un punto di forza, gli angoli vanno smussati, i piatti lanciati, i baci dati.

Ci sono le amiche dell’universitá, quelle più care, con le quali mi sento tutti i giorni anche solo per darsi la buonanotte, fare due chiacchiere o per parlare di cose più importanti come la vita da expat di Francesca a Londra o la ricerca di un lavoro dove non chiedano orari assurdi per Federica e nel frattempo consolarla e farle capire che anche se un ragazzo - che tutte credevamo per bene e serio -  dopo quasi tre mesi di corteggiamento serrato, dopo che lei incominciava ad aprirsi, le abbia detto di amarla e poi dopo pochi giorni, cambia idea e decide di voler capire se vuole una storia con lei e che per il momento è meglio se sta da solo o comunque non imbattersi in una storia seria, che l’amore arriverà comunque, e che chiudersi in se stessa non serve, neanche dopo tutte le batoste ricevute per la strada perché Mr “il Signore mi ha fatto per amare ed accogliere te” arriverà col treno giusto..vero Franziska?

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