Ci sono momenti nella nostra vita che ci cambiano, ci sono attimi che appena li vivi, ci fai un’istantanea con la mente e diventano ricordi indelebili.
Quando è nata Chiara, mi è
stata “tolta”, passatemi il termine, in un momento particolare,
l’hanno fatta nascere perché poteva essere in pericolo e nascendo,
così di corsa e in modo inaspettato lei, ci ha trasportato in un
mondo completamente nuovo.
Mai avrei pensato che dare alla
luce un figlio in modo naturale ci cambiasse un’altra volta,
d’altronde genitori lo siamo già, pensavamo che un’altra nascita
non ci potesse sconquassare più di tanto...
Ed invece, l’arrivo di Pietro
ci ha sconvolto la vita ancora di più!
“Ecco, io faccio nuove tutte le
cose” (Ap21,5)
Il Signore ha creato Pietro, lui
è l’ultima novità che ha avuto in mente per noi e non riesco ad
immaginare tutto ciò che ci donerà in futuro! Questo grande amore
per noi ci spiazza ogni giorno. Penso che Dio è uno a cui piace fare
feste, organizzare sorprese per noi, come quando noi organizziamo le
feste per i compleanni dei nostri bambini, solo che noi lo facciamo
una volta l’anno e l’organizzazione ci stravolge mentre Dio le
organizza ogni giorno per ognuno di noi e non si stanca mai!
Pietro ci fa alzare lo sguardo
un’altra volta, ci fa guardare all’orizzonte e Chiara….bhè
Chiara è meravigliosa! Quello che dice, quello che fa per aiutarci
con lui va al di là di ogni nostra immaginazione!
Mi emoziono solo al pensiero..e
pensare che mi chiedevo come fare per far si che la transizione da
tre a quattro persone fosse per lei il meno traumatica possibile ed
invece è lei che ci sta aiutando, che mi dice “Mamma, Piè cacca”
oppure quando si accorge che il fratello dorme e ci guarda e fa
“shhhh!” col ditino sulla bocca come a dirci di fare silenzio, o
quando lo sente piangere e si fionda da lui e cullando il lettino gli
dice “no, Pié, noooooo” e mi guarda quando lo allatto e dice
“Tetta...Ciuccia...atte!”
La prima settimana non è stata
facile; Chiara e Cosimo ci hanno “dato il cambio” in ospedale per
via della bronchiolite, non pericolosa per lei, ma per il fratello di
appena tre giorni e così ci siamo visti solo in videochiamata, per
me che non le ero mai stata lontano una notte in due anni e mezzo, è
stata la settimana più lunga e dura della mia vita. Anche adesso
che qui in Austria si sta quasi in quarantena per il Coronavirus e la
nostra vita sociale si è praticamente annullata, non fa niente,
restiamo a casa a coccolarci, a giocare al tè delle 5 sul tappeto,
ad inventare storie, a fare muffin..e da domani qualcosa mi dovrò
inventare perché Chiara sarà a casa dall’asilo!
Ecco, la felicità è qui..la
nostra felicità sta in queste notti insonni, in tanti pannolini
cambiati, in Rosari detti a metà perché ci addormentiamo in quattro
nel lettone e dopo un po’ Cosimo mette Pietro nel lettino e Chiara
nel suo letto e le rimane accanto ancora un po’ perché lei lo tira
per il pigiama per un’ultima coccola e lo rivedo tornare mezzo
dormiente ma con un sorriso che ripaga tutto.
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