La Quaresima che vorrei - ovvero, riconoscermi serva inutile



Queste ultime due settimane, dal punto di vista spirituale sono state una bomba. Ogni giorno il Signore mi "buttava" addosso spunti di riflessione talmente grandi che la tentazione è stata quella di dire "oh! vai piano..ecco si ho capito però rallenta!! e Lui proprio con nonscalance ( si crive così? il pc non corregge..io vado avanti) domenica mi ha risposto mettendomi davanti ad una parola non da poco e li ho realizzato che la prima nemica di me stessa sono io.

Appena mi allontano, appena parto per la tangente con i miei pensieri, smetto di donarmi, di accogliere, di empatizzare e inizio a rimuginare sulle situazioni, sui pareri delle persone su di me, mi crogiolo nel "ah ma tu sei una super mamma!", pensando che il merito sia solo mio e divento una belva se ci sono argomenti che toccano i miei figli. 

Cado nella tentazione di mettere paletti li dove non servono e di vedere le cose solo bianche e nere mentre un po' di colore, una sfumatura di luce, ecco servirebbe davvero! 

Ho realizzato una grande verità. Io mi sto portando addosso una ferita. Quando ero ragazzina, il messaggio che mi è arrivato sulla fede, non riguardava affatto amare l'altro come se stessi ma piuttosto il comportarsi bene. Avere amico Gesù, ti avrebbe salvato dalle situazioni e se non fosse stato così, bhè era sicuramente colpa tua, qualcosa di male avrai pur fatto! Attenzione, non sto dando colpe a nessuno; erano e sono purtroppo, modalità di educazione che vengono ancora usati perchè sono intrinseche di una cultura, dei ragionamenti che qualcuno ha insegnato precedentemente ed è passato il messaggio sbagliato. 

Ed invece il messaggio giusto, il Kerigma, la buona notizia è un'altra e come ben sapete mi è stata annunciata ad Assisi da un fraticello che è nel cuore di tutti, che non te le manda a dire, che le craniate te le fa dare dritte dritte, non sul muro ma sulla croce! 

La meta qui, non è vivere come viene e speriamo che ce la mandi buona! La meta è quella promessa che il Signore ha fatto ai discepoli, che dopo le grandi tribolazioni , dopo la fame e la sete di giustizia, nulla più ci colpirà e che Dio asciugherà ogni lacrima. Il cielo e la terra nuovi. Ecco è questo che in questo tempo di Quaresima che inizia oggi, voglio dire. Mi vorrei affidare, vorrei far del bene nascosto, vorrei tendere l'orecchio ed ascoltare, accogliere senza giudizio, vorrei farmi piccola al servizio per un bene più grande di me. 

Ci riuscirò? Non lo so, solo con le mie forze no di sicuro. Perchè riconoscere la propria debolezza, il sapere di essere creatura, il riconoscermi peccatrice già mi aiuta nella consapevolezza che ho un salvatore che mi viene a cercare, che è pronto ad allungarmi la sua mano per tirarmi su per l'ennesima volta senza giudizio ma con amore. 

La Quaresima che vorrei, sembra impossibile ma spero che giorno dopo giorno, passo dopo passo, io riesca a vivere questo periodo con la  gioia  e la consapevolezza che il mio peccato è già stato vinto.


Buon Cammino a tutti! 


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