TESTIMONIANZE

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VERONICA & STEFANO



Appena ho letto questo ultimo vostro articolo (A proposito di vita matrimoniale) mi è venuta voglia di rispondere! Il 4 ottobre (s. Francesco) anche io e Stefano abbiamo festeggiato il nostro anniversario, per noi sono sei anni.


"Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì o Padre, perchè così hai deciso nella tua benevolenza"


Per il giorno del nostro matrimonio abbiamo scelto il Vangelo proprio della festa di san Francesco. Ci siamo conosciuti ad Assisi e ci sembrava che questa Parola (che non compariva tra quelle consigliate per un matrimonio) avrebbe avuto da dirci qualcosa di speciale. I primi versetti, che abbiamo scelto anche per la partecipazione, rimandavano alla lode, al ringraziamento per il fatto di esserci conosciuti, innamorati e di essere stati guidati fino all’altare dalla benevolenza di un Padre, rimandavano al cammino fatto fino ad allora, alla “scuola” di Assisi che ci aveva insegnato ad essere semplici, piccoli, bisognosi. Il vangelo Mt 11, 25-30 non finisce qui…i versetti finali sono questi:

“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero “

Nel giorno del nostro matrimonio queste frasi non mi dicevano niente…non capivo cosa aveva da dirmi questo Vangelo. Eravamo felici, sani, attorniati da amici, il lavoro non ci mancava (anche se io avevo deciso di prendermi un tempo di aspettativa), sì forse eravamo un po’ stanchi ma sarebbe bastato partire per il viaggio di nozze per rilassarci un po’. Per molte volte dopo il nostro matrimonio abbiamo ascoltato questo Vangelo (che non viene letto solo il 4 Ottobre) ma mi sembrava così duro e distante, parlava di stanchezza, oppressione, giogo, peso…boh. 

In sei anni di vita insieme abbiamo cambiato casa, abbiamo cambiato entrambi lavoro e il Signore ci ha concesso la grazia di due figlie. Quando la più piccola aveva poche settimane, Stefano ha cominciato a sentirsi poco bene e a fare dei controlli di salute. In breve tempo fanno diagnosi di un tumore raro e già in fase molto avanzata. Siamo spaventati! Soprattutto nel primo periodo la lettura della Parola e la preghiera sono state armi importantissime per accettare, offrire tutto questo e restare nella pace. 

“Tutto concorre al bene per coloro che amano Dio” questo era diventato il nostro motto.

Dopo mesi di visite, accertamenti e attesa difficile Stefano viene operato. E’ un intervento lungo e complesso che nessuno sa dire con certezza come andrà. C’è il rischio che vengano lese le corde vocali, che ci sia una paralisi, che perda la parola, che possa non respirare più da solo…non vi dico la mia attesa nel viaggio verso l’ospedale…non sapevo come avrei ritrovato mio marito uscito da poco dalla terapia intensiva. Grazie a Dio l’intervento era andato molto bene e lui non aveva avuto nessuna complicazione! Ho dovuto uscire dalla stanza per una mezzoretta e mi sono rifugiata per una preghiera di ringraziamento nella cappella dell’ospedale. Lì mi è saltato all’occhio un santino preparato per la festa dell’ammalato “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” Mt 11,28. Era proprio il Vangelo del nostro matrimonio! Proprio quella frase che per tanto tempo mi era sembrata così distante! In quel momento mi sono sentita abbracciata da Gesù, mi sono sentita amata, mi sono sentita insieme a Lui ad affrontare quella fatica.

Veniamo all’ultimo anniversario…in genere sono abituata ad ascoltare sempre lo stesso Vangelo, essendo un Vangelo proprio della festa, tuttavia quest’anno il 4 ottobre è capitato di domenica. Nei giorni precedenti le bimbe non ci avevano fatto dormire e avevano fatto molti capricci. Entrambi eravamo fisicamente molto stanchi, provati e avevamo discusso a lungo su tematiche di educazione dei figli.  

“Fratelli non angustiatevi per nulla…le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi” Fil 4, 6-9

Antifona al vangelo “Io ho scelto voi dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”

Mi sono sentita toccata da questa Parola, il Signore in modo diverso ci dice ancora di affidarci a Lui che è la Pace, di fare memoria e di mettere in pratica. Ci dice che abbiamo ricevuto tanto e che dobbiamo restituire…E’ anche per questo che ogni tanto bisognerebbe scrivere: per riconoscere la mano di Dio nella nostra storia di coppia.

Ci è stato detto ancora una volta che siamo stati scelti, che il Signore si fida di noi e che grazie alla potenza del suo Spirito possiamo portare ancora frutto!

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