Al parco giochi




Arrivo tardi ma non potevo lasciare nel vento questo mio pensiero e quindi eccoci qui!

Pensavo...

Oggi guardavo i bimbi giocare al parco giochi ed ho visto diverse reazioni dei bambini intorno a noi ad un momento di "crisi" di Chiara. Il momento forte è stato quando Chiara, salendo per la prima volta sulla torretta con lo scivolo, si è bloccata ed ha iniziato a chiamarmi, nonostante la sua amichetta e suo fratello le stessero dicendo "ti aiuto io", standole vicino. Il punto è che lei non voleva essere solo aiutata, o meglio, lei voleva essere incoraggiata a fare quel passo più lungo della gamba. Avvicinandomi, ho detto a Pietro e ad altri bambini di passare avanti così da far vedere a Chiara dove mettere i piedi. Lei, per prima cosa si è arrabbiata di quei sorpassi ma poi si è messa ad osservare e si è tranquillizzata e anche se con qualche perplessità è salita e poi è scesa dallo scivolo felicissima. 

Un bimbo in particolare,  ci ha guardate incuriosito dalla scena e continuava a guardarmi negli occhi e li ho capito che oggi ho "vinto" da due lati: quello di mamma, nel rassicurare Chiara e spingerla a fare quel passo in più tranquillamente senza fretta e quello di "educatrice nella società" perchè con quel gesto ho fatto assaporare a quel bambino l'esperienza di andare avanti con un altro passo; forse più lento ed incerto, ma fatto in avanti. 

Questa esperienza mi porta a condividere anche un altro pensiero, rivolto ai genitori e agli educatori.

Quando il vostro bambino fa domande ad alta voce, semmai mostrandovi un bimbo con la Sindrome di Down o in carrozzina, non zittitelo! Capisco che è una scena che potrebbe recarvi imbarazzo, ma non lo è! Ho visto genitori zittire e raccomandarsi con i figli di non essere maleducati ma questo è sbagliato perchè fa sembrare la diversità una cosa brutta. Se vi chiedono "cosa non va?", correggete il loro linguaggio dicendo che non c'è nulla che non vada in quel bambino, ha semplicemente una condizione genetica, come nel caso di Chiara.

Ci saranno volte che questo basterà.

Altre volte faranno più domande e voi, se non sapete cosa rispondere, prendetevi del tempo, dite loro che chiederete a qualcuno, che vi informerete, magari, e questo ve lo consiglio caldamente, avvicinatevi a quel'altra mamma, a quel papà, a quella famiglia li al parco,...chissà che non nascano amicizie meravigliose! 

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