Fatti trovare

 


Quasi un anno fa, sulla strada di ritorno da logopedia, Chiara mi ha chiesto di mettere la sua musica. Cambiando funzione, dopo il solito "topolino topoletto" e "baby shark" è partita la canzone di Frozen II "Show yourself".  Sarà stato il momento, sarà stato sicuro quel furbetto dello Spirito Santo, parte di quella canzone è entrata nelle mie preghiere che ogni tanto faccio in macchina e che quel giorno li, stavo cercando di fare con poco successo; ero distratta da mille pensieri. Mi sono poi andata a vedere la traduzione in italiano e purtroppo non rende bene come quella in inglese. 

Rimuginavo e pregavo come solo noi donne sappiamo fare; ricordo essere stata una settimana dura ( ho trovato degli appunti di pensieri, forse volti a scrivere questo articolo che poi mi ritrovo a scrivere adesso ad un'anno di distanza), e quando sei debole, quando ti nascondi al Signore i dubbi ti assalgono ma  ecco che arriva "...but I'm here for a reason...could it be the reason I was born?". 

Come può una canzone per bambini essere collegata alla mia vocazione? 

Come può una canzone per bambini aiutarmi a pregare? Dove si è mai visto?

Eppure eccola li, che mi punzecchiava proprio nel momento in cui umanamente stavo per crollare nel peccato. Entrava a gamba tesa nella mia preghiera e mi faceva alzare lo sguardo al cielo. 

Ero li, in macchina a macinare kilometri che solo io potevo percorrere. Quel' "istante" era già stato pensato cosi, con me e Chiara che cantavamo e cercavamo di raggiungere le note di Idina (ciaoneeee!!) mentre Gemma se la dormiva cullata dalla strada di montagna....e quindi? e quindi niente ci sono stata e mi sono fatta trovare! Ho pensato "Signore, eccomi! fai tu che è meglio". 

Il momento pieno di dubbi che mi stavano facendo tremare era passato e mi ha fatto crescere. Mi ha dato nuove consapevolezze, nuova gioia. Il temporale, per citare un'altra canzone con la quale siamo ancora in fissa, in un minuto era già un'arcobaleno. Siamo tornate a casa dai nostri uomini ed ho raccontato della nostra giornata, fatta di passi incerti che sono diventati sicuri perchè pieni di grazie da dire. 

Oggi, guardando a quegli appunti, vedo i passi incerti che ho fatto, le mie cadute, le volte che cerco di rialzarmi e farmi trovare. Perchè sono qui a scriverlo?

Perchè attraverso le parole che ho ascoltato mi è stato detto di "annunciare ciò che il Signore mi ha fatto!". Ed il Signore opera nella mia vita tanto quanto nella vostra! 

Quello che ho capito è che al Signore non importa da dove vieni, quello che "eri" prima di incontrarlo ( che cosa ti porti dietro dalla tua infanzia , quanto è pesante lo zaino d'esperienze che ti appesantisce, ognuno di noi ne ha uno, non sei il solo a soffrire o aver subito ingiustizie), al Signore importa che dopo che l'hai incontrato, tu cambi strada! A Lui importa quello che sei adesso!  Lo so, è difficile lasciare andare la presa e farsi guidare da qualcun'altro non sapendo dove ti sta portando ma  la cosa sorprendente è che è Lui che fa tutta la strada per incontrarci "nell'ora più calda vicino al pozzo" della nostra vita. 

So di averlo scritto da qualche parte, forse in un'altro articolo, ma quando faccio fatica a lasciare la presa vado a rileggermi tutto il discorso della montagna di Gesù. Lo so che è lungo e che di solito si legge fino alla fine delle beatitudini e bona lè! Invece è importantissimo andare fino in fondo. Mi aiuta a tenere i piedi per terra, qui dove mi sta chiamado a vivere. 

Quando sono presa dalle preoccupazioni apro il Vangelo di Matteo, sorpasso appunto le beatitudini e mi dirigo al versetto 19 del sesto capitolo e da li fino alla fine del capitolo me lo leggo più volte, giusto per essere sicura che mi entri nella testa. Ma sapete qual'è la parte più dura? La parte, come direbbero Ale e Fra di 5pani2pesci dove Gesù ci invita a "pensare e operare al contrario". L'Abbandonarsi alla Provvidenza. 

Qui partono le domande perchè il nostro cervello non ce la fa a pensare al contrario, figuriamoci a fare! C'è bisogno di affidamento e noi cerchiamo solo di ragionarci su. Quante volte abbiamo pensato "si belle parole, Gesù..ma non fanno per me!"? Ed invece no! E' proprio qui che si realizza la nostra chiamata! Cosa vogliamo, starcene tranquilli e sereni nelle nostre "sicurezze" di sabbia o alzare l'asticella? Vogliamo contiuare a chiederci ancora "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa vestiremo?"  o vogliamo almeno provare ad essere come i gigli nel campo? Vogliamo almeno provare a chiedere? Vogliamo almeno provare a bussare? ..e sia chiaro, queste domande me le faccio per prima io! 

La cosa poi su cui lavora benissimo il demonio è quelle frasi dette a noi stessi "non ne vale la pena!...ma cosa vado cercando?...meglio che me ne sto qui buona buona in silenzio nel mio angolino...la santità è per gli altri, mica per me!" ed invece lo Spirito soffia e arriva a te attraverso le vie più inaspettate come un'amica che ti scrive di ricordarti che si, i piedi devono stare a terra ma lo sguardo deve essere rivolto al Cielo perchè quella è la meta. 

Il Signore si fa presente adesso nelle nostre vite. Ci viene a cercare Lui per primo perchè siamo troppo preziosi per essere persi! Senza di noi non si può fare!
Lui è con noi e per noi sempre! 

Anche se non lo sentiamo, crediamoci, facciamoci trovare! 

Ne vale la pena! 


Giorgia 



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